Siamo talmente abituati al nostro sistema politico-istituzionale, da non soffermarci più granché su un aspetto straordinario. Quello cioè in base al quale per i Comuni per il Cantone e per la Camera bassa votiamo con il sistema e la filosofia del proporzionale (molti partiti), mentre per temi importanti sottoposti a referendum o iniziativa votiamo con il sistema e la filosofia del maggioritario (due partiti). Due approcci così diversi eppure per noi così naturalmente interscambiabili.
Di conseguenza quelli che in un'elezione sono formalmente nostri avversari, possono diventare – anzi diventano – nostri alleati in una votazione.
Questa breve premessa per capire come "sinistra" possa significare Ps, PdL o (oggi un po' meno) Verdi, ma possa anche significare radicali (Plr), cristianosociali (Ppd) e in qualche raro caso leghisti (appoggio all'iniziativa per un'Avs flessibile a 62 anni per esempio, o al referendum contro i tagli nei sussidi di cassa malati o a suo tempo contro gli Fa18 etc).
In questa seconda visione, stampa di sinistra è stato il Giornale del Popolo di Silvano Toppi ed a maggior ragione il suo successivo Quotidiano, come lo è oggi laRegione Ticino e, nonostante lo stile da boulevard, il Caffè; non solo quindi l'Aurora, Libera Stampa, Politica Nuova (e i loro effimeri successori), o Il lavoratore ed altri giornali minori di partito.
Oggi in Ticino è appena nato un polo mediatico di centrodestra, come ha correttamente rilevato l'editore del Caffè, Giò Rezzonico (7 dicembre), quel Ti-media capitanato dal Corriere  del Ticino che comprende anche Giornale del Popolo, Teleticino, Ticinonews, Radio 3iii. Una joint venture tra le famiglie Soldati e Lombardi per un'offerta pubblicitaria a più livelli: carta, radio, tivù, web. Operazione legittima.
Sull'altro fronte (anche commerciale), oltre le recriminazioni, c'è da augurarsi che si lavori ora alla costruzione di un'alternativa anch'essa multimediale: per definizione i "poli" sono sempre due!
Ci sono due ambiti "di sinistra", dunque, dai quali ricavare un'informazione più vicina alle nostre aspettative e al nostro pensiero: l'ambito – per restare alla premessa –  proporzionale e l'ambito maggioritario, quello di partito e quello di area (intesa come bacino, non come testata...).
Per il primo ambito sappiamo come il Ps abbia deciso di dar vita dal prossimo mese di marzo al mensile Confronti diretto da Daniele Fontana, giornalista brillante, ben navigato e particolarmente capace nel campo delle inchieste. C'è da sperare quindi in un mensile di denuncia e di indagine.
Negli ultimi anni abbiamo avuto area, di primogenitura sindacale ma che è riuscito elegantemente a non somigliare a quei bollettini sindacali cui siamo stati abituati per decenni, sia in rosso sia in bianco: grazie ad inchieste, approfondimenti, rubriche, un buon sense of humour area sarà comunque rimpianta. Ora però si deve guardare avanti.
Assieme a Confronti partirà il nuovo sito internet che si vuole interattivo. È assai verosimile che in futuro la rete avrà sempre maggior spazio nel campo dell'informazione e della comunicazione, a scapito della carta stampata e per finire anche di radio e tivù.
Quanto al secondo ambito l'unico quotidiano sensibile alle aspirazioni della sinistra è laRegione Ticino, la cui solidità finanziaria è ovviamente inferiore a quella costruita nel tempo e grazie ad una lunga egemonia dal colosso di Muzzano.
Davide e Golia...
Nella Rtsi a differenza di quanto taluno ripete da anni non corrisponde al vero la presunta preminenza di giornalisti di sinistra; anzi, negli ultimi anni vi aleggia un certo odorino di Cielle.
In conclusione, nel campo della comunicazione la sinistra in Ticino è povera; c'è dunque da impiegare al meglio quel poco che si ha.

Pubblicato il 

19.12.08

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