Contare sulle scelte politiche. È un obiettivo tutt’altro che nascosto quello del gruppo Genolier. Già nel 2006, Antoine Hubert spiega la sua visione sulle colonne del settimanale l’Hebdo: «Nel paesaggio svizzero, ci sono 350 ospedali, di cui 140 cliniche private, ma nessun gruppo privato è sufficientemente importante per pesare sulle scelte politiche e porsi come attore nell’evoluzione della legislazione. Questa è proprio la nostra ambizione. Ci vogliono almeno da 20 a 30 cliniche in 10 o 15 cantoni per riuscire a fare avanzare il sistema della salute nel buon senso». Per farlo, per contare davvero, il patron vallesano comincia a reclutare personalità di alto livello. Persone influenti, che contano, che hanno un’agenda piena di contatti.  L’ultima in ordine di tempo è l’ex consigliera federale Ruth Metzler. Ormai dedita alla redditizia attività di membra di consigli d’amministrazione, l’appenzellese ha raggiunto Swiss Medical Network nell’aprile 2017.


Il reclutamento di Hubert va di pari passo con l’espansione e la trasformazione del gruppo ospedaliero, diventato ormai una potenza politica e economica a livello nazionale. La prima figura di rilievo ad essere sedotta dal progetto Genolier è stato Raymond Loretan. Influente membro del Ppd, Loretan è ambasciatore a New York quando viene chiamato da Antoine Hubert. È  il 2006, del settore sanitario conosce poco, ma quello che deve fare ha a che vedere con la politica,. O meglio, con la pressione politica. Loretan accetta: lascia la diplomazia, entra in Genolier e crea uno studio di consulting e comunicazione strategica che farà lobbying a livello federale. Associati di Loretan sono Chantal Balet, membra del Plr ed ex responsabile dell’ufficio romando di economiesuisse e Edgard Fasel, ex segretario del gruppo Ppd all’Assemblea federale. Poco dopo, già immerso nel suo ruolo, dichiarerà in una conferenza: «A termine quello che noi vogliamo è giocare un ruolo nel paesaggio sanitario svizzero, fare lobbying e partecipare alle riflessioni legislative, allo stesso modo che Ubs e Credit Suisse partecipano alle riflessioni finanziarie e che il Gruppo Mutuel e Helsana alle riflessioni sulle assicurazioni». Nel frattempo Loretan acquisirà ancora più influenza diventando nel 2011 presidente della Ssr. Un piede nel pubblico e uno nel privato. Così!


Lo stesso discorso a livello nazionale vale anche nei cantoni. A Neuchâtel la campagna acquisti si è fatta in seno al Plr. In Ticino, dove il gruppo realizza il 15% della sua cifra d’affari,  si è optato per la trasversalità. L’arrivo nel 2012 sul mercato ticinese ha alimentato le polemiche per le sue relazioni ambigue con l’ente pubblico e per il suo modo di fare percepito da molti come arrogante. Per ripararsi dalle cattive sorprese – come lo scandalo dei due seni amputati per sbaglio ad una paziente presso la clinica Sant’Anna nel 2014 – il gruppo ha aperto le porte del suo cda ai vari potentati locali: l’ex consigliere di Stato ppd Luigi Pedrazzini, l’ex presidente del Gran Consiglio il ps Erto Paglia e, soprattutto, Fulvio Pelli. L’ex presidente del Plr svizzero è presidente delle due cliniche ticinesi, sotto il cappello di Gsmn Ticino Sa, e membro anche del cda del gruppo a livello nazionale. È lui che è presente alla conferenza stampa del settembre 2016 quando Genolier annuncia di aver denunciato il domenicale il Caffé  per diffamazione e concorrenza sleale. Una prova di forza da parte di un gruppo deciso ormai a combattere con ogni mezzo chiunque gli si metta contro. Ricordiamo che la denuncia è stata promossa ad accusa dalla procura nei confronti di quattro giornalisti ticinesi.     FF

Pubblicato il 

30.11.17
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