Dolce casa

Sostenuta dal motto “Un alloggio per tutti: un futuro urbano migliore”, lo scorso 5 ottobre è stata celebrata la Giornata mondiale dell’habitat. Nata nel 1985 su iniziativa dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, questa giornata vuole attirare l’attenzione sul diritto fondamentale di avere un’abitazione adeguata.


Quest’anno, l’Associazione Svizzera Inquilini (ASI) ha colto l’occasione per organizzare un sondaggio relativo alla situazione delle inquiline e degli inquilini durante la crisi scaturita a seguito della pandemia. Ne è uscito che nei mesi scorsi il 43,6 percento dei partecipanti ha dovuto affrontare una certa difficoltà nel pagamento della pigione. La chiusura, anche solo parziale, dovuta al Coronavirus di alcune aziende e attività commerciali con la conseguente introduzione del lavoro ridotto e della disoccupazione parziale ha portato a una diminuzione del reddito disponibile.


Questi dati, confermano le conclusioni di un recente studio dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) il quale ha rilevato che a causa della riduzione del potere d’acquisto dovuta all’aumento della disoccupazione e all’introduzione del lavoro ridotto, un numero sempre maggiore di persone dovrà accontentarsi di condizioni abitative insoddisfacenti. È quindi giunto il momento che la politica e i proprietari immobiliari prestino maggiore attenzione alla tutela delle inquiline e degli inquilini.


Al costante abbassamento dei tassi di interesse deve corrispondere una generale diminuzione delle pigioni; ricordatevi che sulla nostra pagina internet potete verificare e quantificare il vostro diritto alla riduzione.
Il parlamento cantonale deve approvare al più presto la nostra iniziativa popolare “No alle pigioni abusive. Sì alla trasparenza per l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione”. In questo modo sarà possibile mettere in funzione un freno agli aumenti non giustificati delle pigioni.
Inoltre, bisogna evitare che questa situazione di precarietà conduca a un ondata di disdette da parte dei locatori per via delle difficoltà incontrate dagli inquilini nel pagamento delle pigioni, dovute unicamente all’attuale crisi e quindi senza una loro colpa diretta.


Per questo motivo, in questo momento di crisi legata al Coranavirus, l’Associazione Svizzera degli inquilini chiede una migliore protezione dalle disdette, in particolare per quelle dovute a ritardi nel pagamento delle pigioni. L’ASI chiede che queste disdette siano ritenute abusive durante questa particolare situazione, finché l’insolvibilità è condizionata dalla pandemia. È necessario un atto di responsabilità da parte di tutti.

Pubblicato il 

22.10.20

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