La Chiesa al servizio del Capitale

Uno studio restituisce frammenti di storia del lavoro in Turgovia. Uno dei capitoli è dedicato agli internati cattolici destinati a lavoratrici italiane e ticinesi

Si chiama “Spuren der Arbeit. Von der Manifaktur zur Serverfarm” (Tracce del lavoro. Dalla manifattura alla webfarm), il nuovo libro dello storico e giornalista Stefan Keller. Lo studio, edito dalla casa editrice zurighese Rotpunktverlag, passa in rassegna professioni, storie di vita, aneddoti ed episodi di lotta operaia dall’Ottocento fino ai giorni nostri.

 

Tra storia e giornalismo

Stefan Keller, penna molto apprezzata del settimanale Woz, si è già fatto conoscere come saggista in passato. Il suo studio dedicato a Paul Grüninger (“Grüninger Fall”), il capitano della polizia cantonale di San Gallo che, contravvenendo alle leggi di allora, ha falsificato e manipolato documenti per salvare la vita a centinaia di ebrei in fuga dal nazismo, ha avuto fortuna anche all’estero. In questo suo nuovo lavoro, sceglie uno stile prossimo al reportage giornalistico per raccontare vicende storiche che hanno a che fare con la sua regione d’origine, il Canton Turgovia. I fatti raccontati sembrano infatti rispondere più a esigenze di narrazione del reale che a criteri storiografici e il risultato è alquanto originale.

 

La struttura

Il libro, suddiviso in dieci capitoli, passa in rassegna diversi temi legati al lavoro tra Ottocento e Novecento. Nel primo capitolo Keller, che fa riferimento nel suo studio alla stampa d’epoca e agli studi di storia locale, racconta le vicende di una personalità tra le più famose della letteratura tedesca: il poeta Friedrich Hölderlin. Il letterato veste però in questo libro i panni del lavoratore intellettuale: a inizio Ottocento, e non è stato di certo l’unico, è attivo come insegnante privato in una ricca famiglia turgoviese. Il secondo e il terzo capitolo sono invece dedicati a due temi scottanti della storia moderna elvetica: la carestia, che colpì il Turgovia a inizio Ottocento, e il lavoro minorile, una piaga che caratterizzò tutti i paesi europei all’inizio della Prima rivoluzione industriale. Negli altri capitoli del libro si parla di commerci di tessuti con il sudest asiatico, di un contadino turgoviese divenuto industriale di successo, di donne impegnate nel lavoro domestico, di rifugiati politici, di crisi economiche e di economia digitale.

 

Lavoratrici tra scioperi e preghiere

Uno dei capitoli più interessanti è dedicato alle lavoratrici del tessile a inizio Novecento. Molte di loro erano donne immigrate dall’Italia. Il capitolo apre proprio con un episodio di lotta in cui sono coinvolte delle lavoratrici italiane. Sono loro a dare battaglia nell’estate del 1907 nella fabbrica di Arnold B. Heine attraverso uno sciopero. Il loro obiettivo è ottenere un aumento dei salari, fermi al palo rispetto al costo della vita galoppante. Nello stesso capitolo, Keller fa riferimento agli internati gestiti da suore cattoliche, in cui trovavano alloggio le giovani lavoratrici immigrate dall’Italia e dal Ticino. In questi convitti le ragazze ricevevano ospitalità, al prezzo di limitazioni consistenti della libertà personale e anche di forti trattenute del salario da parte del clero femminile. Un tema di cui si occupò allora anche Angelica Balabanoff, intellettuale di origine russa, che animò la vita politico-intellettuale elvetica a inizio Novecento, scrivendo soprattutto per l’Avvenire dei lavoratori, il foglio socialista di lingua italiana con sede a Zurigo. Proprio su questo giornale, la Balabanoff denunciò questi istituti religiosi accusandoli di essere dei luoghi di prigionia al servizio del Capitale. La storia di questi internati proseguì fino agli albori degli anni Sessanta del Novecento.

Pubblicato il

13.05.2020 11:00
Mattia Lento
Editore

Sindacato Unia

Direzione

Claudio Carrer

Redazione

Francesco Bonsaver

Raffaella Brignoni

Federico Franchini

Mattia Lento

Indirizzo
Redazione area
Via Canonica 3
CP 1344
CH-6901 Lugano
Contatto
info@areaonline.ch

Inserzioni pubblicitarie

Tariffe pubblicitarie

T. +4191 912 33 88
info@areaonline.ch

Abbonamenti

T. +4191 912 33 80
Formulario online

INFO

Impressum

Privacy Policy

Cookies Policy

 

 

© Copyright 2023