Già in passato area ha trattato la questione della fiscalità sulle rendite versate dalla Svizzera a residenti in Italia che, come noto, sono imponibili da parte dello Stato Italiano con un’aliquota unica del 5%. Un argomento importante non solo per i tanti ex emigrati ed ex frontalieri italiani che hanno maturato una prestazione pensionistica nella Confederazione e che oggi risiedono in Italia, ma anche per tutti quei lavoratori e/o pensionati che vivono in Svizzera e che potrebbero decidere di trasferirsi in Italia.

 

Ritorniamo su questo argomento poiché, dalle frequenti conferenze organizzate dal sindacato Unia e dall’associazionismo italiano, risulta che molti lavoratori italiani siano ancora all’oscuro di questa facilitazione fiscale che si ha in Italia da parte degli ex emigrati titolari di prestazioni pensionistiche elvetiche. Un’informazione, quindi, molto importante per tutti quegli emigrati italiani di prima generazione che, avvicinandosi al pensionamento, stanno valutando l’opportunità di rimpatriare, considerato l’alto costo della vita che si ha in Svizzera e le difficoltà economiche a cui vanno incontro coloro che devono vivere del solo reddito pensionistico. Infatti, sotto questo aspetto, conviene indubbiamente rientrare in Italia. Basti pensare, appunto, al vantaggio fiscale che se ne ricaverebbe con la tassa unica del 5% sul reddito pensionistico di natura elvetica (Avs-Ai, Lpp, Prepensionamenti vari) rispetto all’imposizione fiscale che, invece si applica sullo stesso reddito nel comune/cantone di residenza in questo Paese.


A ciò aggiungiamo il risparmio che si avrebbe, risiedendo in Italia, per l’assistenza sanitaria garantita dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) che, in molti casi, potrebbe essere gratuita (a parte il pagamento di eventuali ticket) oppure avere, al massimo, un costo annuo pari al 7,5% del proprio reddito. Se a tutto questo aggiungiamo, ancora, il risparmio dell’affitto – visto e considerato che raramente in Svizzera si è proprietari dell’abitazione mentre in Italia quasi tutte le famiglie di emigrati ve ne possiedono una – il conto è presto fatto e la convenienza economica per i pensionati italiani è sicuramente quella di tornarsene a trascorrere la terza età in Italia.
Ma, e sottolineo ma, quanti emigrati italiani se la sentono di prendere una simile decisione dopo una vita trascorsa in questo Paese di cui, piano piano, si è cominciato ad apprezzare i molti aspetti positivi? E, soprattutto, quanti emigrati si sentono in condizione di potersi allontanare dai loro affetti più cari quando si hanno dei figli (e spesso dei nipoti) che in Svizzera hanno messo le radici e costruito una loro famiglia? Ed è qui che, in genere, come si dice, casca l’asino!

Pubblicato il 

05.12.18
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