Incidente sugli sci: ricevo un'indennità?

Due anni fa per colpa mia ho subito un incidente sugli sci che mi ha causato gravi ferite alla testa. Da questa estate ho potuto ricominciare a lavorare nella mia professione. Ma faccio sempre ancora molta fatica a concentrarmi, e soffro di amnesie. Secondo il mio medico il mio stato di salute non cambierà più. Questo mi fa sentire molto limitato nella mia vita quotidiana, cosa che mi preoccupa molto. Siccome l'incidente l'ho causato io non posso vantare nessuna pretesa di risarcimento verso terzi. Mi chiedo però se non posso chiedere un'indennità alla Suva per le perduranti conseguenze dell'infortunio.

Sì. Se a causa di un infortunio una persona assicurata subisce un importante danno permanente alla sua integrità fisica o psichica, essa ha diritto ad una cosiddetta indennità per menomazione dell'integrità. Si tratta di una sorta di risarcimento simbolico, dunque un indennizzo per il peggioramento della qualità di vita. Il risarcimento si calcola sulla base del referto medico, indipen-
dentemente dalla capacità di guadagno e dalle condizioni personali. Viene versato sotto forma di un pagamento unico e non può essere superiore all'ammontare massimo del salario annuo assicurato, calcolato il giorno dell'infortunio. L'indennità viene commisurata alla gravità della menomazione all'integrità subita. Di regola essa viene fissata assieme alla rendita di invalidità. Se non c'è diritto alla rendita, l'indennità viene concessa non appena è terminato il trattamento medico.


Casco obbligatorio: se non lo porto?

Lavoro come muratore nell'edilizia. D'estate, quando è molto caldo, talvolta mi tolgo il casco di protezione perché sudo tanto. Semplicemente mi sento meglio senza il casco. Il mio capo però mi ha ammonito e mi ha reso attento all'obbligo di portare il casco. Dice che se non lo rispetto mi assegnerà ad un altro lavoro. Può deciderlo lui e basta, semplicemente così?

Sì. Dal luglio del 2000 sui cantieri vige l'obbligo del casco. Tutti i lavoratori devono indossare un casco protettivo se eseguono lavori durante i quali la loro incolumità può essere messa in pericolo dalla caduta di oggetti o materiali. L'Ordinanza che regola i lavori nell'edilizia non prevede eccezioni che possano liberare i lavoratori da questo obbligo. Il Tribunale federale ha perfino deciso che un datore di lavoro può licenziare in tronco un lavoratore che si dovesse rifiutare di indossare il casco. Per il Tribunale federale il rifiuto di osservare le misure di sicurezza interne all'azienda può rompere il rapporto di fiducia fra datore di lavoro e lavoratore. Un'interruzione senza preavviso del rapporto d'impiego è dunque giustificata. Pertanto portare il casco durante il lavoro sul cantiere è un suo dovere. Altrimenti non può essere impiegato per tale lavoro.

Pubblicato il 

20.11.09

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