Dopo oltre cinquanta anni di lotte, polemiche ed illusioni, gli emigrati e gli italiani all’estero, adesso, potranno veramente affermare di essere arrivati al traguardo tanto agognato del voto all’estero per corrispondenza per eleggere dei propri rappresentanti nel Parlamento italiano. Tutto ciò grazie alla legge nr. 459 del 2001 che, nel frattempo, è vero, è stata già applicata per ben tre volte (in occasione dei due referendum sulle servitù degli elettrodotti e la procreazione assistita e per il rinnovo dei Comites del 2004), ma il vero scopo della legge sul voto all’estero non era certamente quello di consentire agli italiani residenti fuori dai confini nazionali di poter votare per corrispondenza per i referendum ed i Comites bensì il voto politico per il Parlamento. Ed ora finalmente ci siamo! Infatti in occasione delle ormai imminenti elezioni politiche italiane del 9 aprile tutti i cittadini italiani emigrati, iscritti nelle Anagrafi degli italiani residenti all’estero (Aire) ed in possesso del requisito di elettore, potranno votare per corrispondenza per eleggere nella Circoscrizione Estero dodici deputati e sei senatori nel Parlamento italiano, suddivisi in quattro grandi aree geografiche in proporzione alla consistenza numerica degli elettori di ciascuna area: Europa; America centrale e settentrionale; America meridionale; Africa-Asia-Oceania ed Antartide. In Europa, area per la quale è interessata anche la comunità italiana in Svizzera, verranno eletti sei deputati e due senatori. Si tratta, quindi, di un avvenimento veramente eccezionale che interessa circa tre milioni e mezzo di cittadini italiani residenti all’estero di cui oltre mezzo milione vivono nella Confederazione. Un avvenimento per il quale sono già in gran fermento le organizzazioni e le associazioni italiane di tutto il mondo nonché gli stessi partiti politici italiani che stanno predisponendo le liste dei candidati da presentare nelle quattro aree geografiche. Anche in Svizzera, dove la comunità italiana è storicamente la più politicizzata tra quelle emigrate e, per la vicinanza geografica, sempre attenta alla vita politica, economica e sociale dell’Italia, c’è grande attesa per questa prima esperienza del voto politico per corrispondenza in cui vi saranno, pure, diversi candidati “svizzeri” in lizza nelle varie liste ed anche con buone prospettive di essere eletto per qualcuno di loro. Specie per i candidati de L’Unione (sotto il cui simbolo si schiererà l’intero centrosinistra, con l’eccezione della Lista Di Pietro che correrà da sola) tenendo conto che tradizionalmente in emigrazione, e nella Confederazione in particolare, gli italiani all’estero sono per lo più schierati per l’area del centrosinistra, come ha dimostrato anche il voto per i Comites, e che la comunità italiana in Svizzera è quella che più ha partecipato al voto, almeno finora, rispetto a quelle residenti negli altri Paesi europei. Ma, a proposito di questo appuntamento elettorale, specie per i nostri lettori italiani, va ricordato che nella Circoscrizione Estero, dove si voterà per corrispondenza, gli elettori riceveranno il plico per votare dagli Uffici consolari italiani già dal 23 marzo e dovranno restituire entro il 30 marzo la busta con le schede di voto al Consolato di riferimento e quindi molti giorni prima della data del 9 aprile! Ciò per consentire il trasporto delle schede da tutto il mondo (dalla sola Svizzera sono previsti ben tre aerei) a Roma per lo scrutinio dei voti che avverrà, poi, contestualmente a quello delle schede dei seggi italiani. Altra particolarità del voto all’estero è che nella Circoscrizione Estero, al contrario di quanto avverrà in Italia, è consentito anche il voto di preferenza e nell’Area Europea gli elettori potranno dare due preferenze sia alla Camera che al Senato. Da parte nostra si spera, ovviamente, che sia in Svizzera che nel resto del mondo vi sia una grande partecipazione a questo importante ed atteso evento elettorale e che, con il loro voto, gli italiani all’estero possano contribuire a far vincere il centrosinistra ed a mandare a casa il governo Berlusconi che tanti danni ha causato all’Italia, perfino a Camere sciolte con l’ultima irresponsabile pagliacciata dell’ormai ex ministro Calderoli!

Pubblicato il 

24.02.06

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