Il valzer dei  candidati al Governo e al parlamento è iniziato ormai da tempo, accelerando il ritmo giorno dopo giorno. Più che un valzer, forse, è una corsa ad ostacoli che obbliga i partecipanti a districarsi tra orari, appuntamenti e cene più o meno gustose. Tutti sono a caccia della propria elezione o della propria riconferma: la fatica passa così in secondo piano. Lo scorso venerdì abbiamo "seguito" la ministra uscente Patrizia Pesenti per capire come, lei, se la cava in questa corsa ad ostacoli sempre più ritmata. Tra Monte Carasso e Caslano.

18.30 Appuntamento


Arriva con un attimo di ritardo, scendendo di corsa le scale del vialetto di casa. Sistemandosi un poco i capelli, si scusa per quella manciata di minuti che ci ha fatto attendere. «Speculavo su un vostro ritardo ma vedo che invece siete puntualissimi!». Ci dirigiamo verso l'auto: la consigliera di Stato nel suo tour serale è accompagnata da un candidato al gran consiglio. «Quando si può dividiamo l'auto: è anche un modo per essere ecologici».
Una volta in auto si stabilisce il percorso; prima tappa: Monte Carasso, nel vecchio convento. Il viaggio è l'occasione giusta per respirare gli umori e le sensazioni di Patrizia Pesenti. «Il problema non è tanto reggere fisicamente ma trovare il tempo per partecipare ad ogni manifestazione: spesso sono tutte lo stesso giorno, alla stessa ora e in angoli diversi del Cantone. Questa mattina ho incontrato alla radio la collega Laura Sadis che si diceva disperata non sapendo come fare a partecipare domenica a sette impegni praticamente tutti alla stessa ora». Fino ad ora Patrizia Pesenti ha partecipato a tutti gli eventi organizzati dalle varie sezioni. «Sono stati dei momenti veramente ricchi di emozioni. La scorsa settimana, ad esempio ad Aurigeno l'accoglienza è stata più che calorosa, ma anche a Medeglia. Sono piccoli paesi ma vivaci. La fatica che si accumula viene annientata da tutto il calore dimostrato dalla gente». «Inoltre sono anche serate piacevoli dal punto di vista culinario… Anche se non sono un gran mangiona ricordo ancora cene memorabili della scorsa campagna elettorale. E anche quest'anno l'agenda non delude…».
Quest'anno nell'agenda è prevista anche un incontro inedito  con gli svizzeri tedeschi presenti in Ticino. «È un'idea mia. Fino ad oggi non li abbiamo mai coinvolti ma penso sia giusto farlo anche perché vivendo nel nostro cantone hanno il diritto di esprimere i loro bisogni, i loro desideri. Non so quanto successo riscuoteremo ma sono fiduciosa e penso che sia un buon modo per entrare in contatto. Ovviamente abbiamo previsto anche un ricco buffet: attraverso il cibo si riesce sempre a costruire un legame. Ma per questo ho lasciato carta bianca a un mio collaboratore, che di cibo se ne intende più di me… E poi siamo riusciti ad ottenere per l'evento il cortile della Sopracenerina a Locarno, un luogo ideale».
Poi si torna a parlare di elezioni chiedendoci se il nuovo sistema di spoglio, descritto come supermoderno ed efficace, sarà all'altezza «Speriamo almeno che i risultati non arrivino troppo tardi ».

Ore 19 Arrivo a Monte Carasso

«Ho sempre considerato il vecchio convento un angolo bellissimo del Ticino tanto che quando ci fu la sessione delle camere federali ho portato qui per una serata la deputazione» ricorda Patrizia Pesenti.
Nella corte esterna fa bella mostra di se un gran pentolone in cui la cuoca sta da ore cuocendo la cena: un gulasch, ricetta ungherese. All'idea del gulash la consigliera di Stato è più che felice: adora il cibo piccante. E addirittura ci confida che appena può procurarsi cioccolatini al peperoncino provenienti dalla Calabria non si lascia scappare l'occasione. «Ne sono davvero ghiotta».
Puntuali arrivano anche la popolazione e numerosi candidati al gran consiglio. Lo spazio a disposizione all'inizio sembrava molto ma vista l'affluenza ci si rende conto che le previsioni degli organizzatori erano azzeccate. Patrizia Pesenti non resta sola nemmeno un minuto: uno dopo l'altro tutti vogliono parlare con lei. Ognuno lo dice a modo suo, ma il messaggio è sempre questo «Non mollare! Siamo con te!». Sono arrivati anche Manuele Bertoli e Franco Lurà. C'è anche Carlo Lepori. Molti giovanissimi, con la maglietta rossa della Giso vendono biglietti della lotteria e, soprattutto, fanno il servizio al buffet offerto ai presenti.

20.30 La cena è servita

Gulasch. «Forse quello di questa sera sarà un po' stracotto: ho iniziato a cucinarlo cinque ore fa, non sapendo quanto lunghe sarebbero state le "chiacchiere" durante l'aperitivo…», così esordisce la cuoca. Ma il menu non delude nessuno. Molti si servono addirittura tre volte. Patrizia Pesenti, ha particolarmente apprezzato la salsa piccante da aggiungere al gulash. Con lei c'è anche Manuele Bertoli:  approfittano del momento per discutere della votazione prevista per domenica sulla cassa malati unica, e sull'eventuale da farsi in caso di bocciatura. Si sono chiesti reciprocamente che ne pensassero della proposta del Pss di un'eventuale cassa unica cantonale… Ma discutono anche dei vari dibattiti tv cui ancora dovranno partecipare.

21.00 Il discorso

Un foglio in mano Patrizia Pesenti lo aveva ma il discorso poi lo ha fatto a braccio. Si è in particolare soffermata sulla gravità di un eventuale nuovo pacchetto di sgravi fiscali. «La situazione finanziaria non è disastrosa, ma altri sgravi in questo momento significherebbero ricominciare a tagliare sulla spesa. E stando in governo mi è impossibile stare a sentire questo tipo di politica senza intervenire facendo barriera contro l'abbattimento dello Stato».
Sono le nove passate: è tempo di andare, Patrizia Pesenti si è infatti promessa di fare visita anche alla serata organizzata a Caslano. Non vuole arrivare troppo tardi: «voglio incontrare tutti prima che vadano a casa» si raccomanda. E mentre si congeda dai presenti fanno capolino in sala le altre due candidate al consiglio di Stato Marina Carobbio e Pelin Kandemir entrambe direttamente in arrivo da Caslano dove, dicono, «l'atmosfera è già molto calda». E via di corsa.

21.30 Rotta su Caslano

Il percorso verso Caslano dura una mezzoretta. Patrizia Pesenti è molto carica da questa prima tappa a Monte Carasso. «Non mi aspettavo così tanta gente!» «Chissà se anche a Caslano sarà così? A proposito, è meglio estrarre la cartina che mi sono stampata così non ci perdiamo…– vagamente mi ricordo dov'è la sala ma il mio senso dell'orientamento è così scarso – tanto più di notte…»

22.00 Arrivo alla meta

Quando arriviamo l'ambiente è goliardico: si ride e scherza. La sala è piena: fuori vi è solo chi diligentemente è uscito a fumare una sigaretta «avete visto che bravi? Il divieto non è ancora in vigore eppure i fumatori già si adeguano». Per evitare di dimenticare qualcuno, Patrizia Pesenti nella sala prosegue sedia dopo sedia. Le raccontano storie di vita, i problemi quotidiani, quello che fatica ad arrivare a fine mese; chi ha la figlia disoccupata e non sa che fare… Ogni storia ha la sua particolarità, ma alla fine anche qui come a Monte Carasso sono in tanti a concludere con «Tegn dür!».

22.30 Momento ufficiale e non

Folto il numero delle giovani, donne, candidate al Gran consiglio. Le ha ascoltate con attenzione Patrizia Pesenti e si è intrattenuta poi con alcune di loro per ascoltare, con più calma le loro motivazioni. Sono anche intervenuti gli altri candidati al Governo, Manuele Bertoli e Franco Lurà. Poi, Patrizia Pesenti. Alla fine del discorso, riceve dei fiori «Per la candidata uscente e… (gaffes) forse non rientrante», le dice la signora che le consegna il bouquet, (ride Patrizia Pesenti, poi in auto ci confida di conoscere da tempo la signora, che ha un umore tutto suo, un umore di pancia…).
Finito il momento ufficiale, ritorna la festa: i bambini sono vivaci; gli anziani chiacchierano e approfittano della Consigliera di Stato per raccontarle ognuno la propria storia…. Tutto questo mentre nel frattempo è iniziata una tombola con numerosissimi premi. Tutti o quasi, riescono a tornare a casa con un premio. Prima di uscire una signora prende per un braccio Patrizia Pesenti per dirle «Ma come facciamo noi se le dovessero cambiare dipartimento?»

24.00 Rientro a casa

In auto: «Forse ho la memoria corta, ma tanto entusiasmo non ricordo di averlo sentito quattro anni fa!» «Parlare con la gente è importantissimo: sono loro che mi dicono quali sono i problemi, quali i bisogni; insieme possiamo confrontarci sulle possibili soluzioni» Quante volte questa sera si è sentita dire di tener duro! «Prima di uscire, avete sentito, una signora mi ha chiesto cosa facciamo noi se le tolgono il Dss. Ma non è la prima a dirmelo». Se dovessero fare nuovi sgravi che portano a nuovi tagli della spesa, Pesenti si dice disposta a sdraiarsi ancora sulle rotaie.
È tardi, la serata è stata densa. Domani l'aspetta un'altra giornata di incontri. In agenda anche una tappa nella sua città origine, Locarno. «Sono curiosa di vedere le foto!», mi dice prima di chiudere la portiera. 

Pubblicato il 

16.03.07

Edizione cartacea

Nessun articolo correlato