La pubblicazione dei dati di panachage per l'elezione del governo, avvenuta martedì pomeriggio, offre interessanti spunti di riflessione anche ai socialisti. Considerando che quest'anno una scheda valeva dieci voti mentre quattro anni fa la stessa scheda ne valeva otto, possiamo subito osservare che mentre nel 2003 il Ps aveva guadagnato circa 225 schede nel rapporto dare/avere con gli altri partiti, quest'anno invece ne ha perse circa 300. È evidente che il motivo è sostanzialmente uno, ovvero il massiccio sostegno attribuito alla candidata del Plr Laura Sadis, antagonista della consigliera di Stato uscente  e uscita Marina Masoni. Dal Ps sono andati a Sadis la bellezza di 5'769 voti, mentre a Masoni solo 320. Se si considera che Sadis ha sopravanzato la concorrente della destra di circa 9'700, voti ma che di questi ben 6'474 provengono da "non partiti" ovvero da schede senza intestazione, si vede quale e quanta sia stata l'influenza dei 5'769 voti di provenienza Ps.
Facendo un confronto con il 2003 (quando la partecipazione era stata inferiore: le schede valide erano risultate circa 112mila a fronte delle circa 126mila di domenica scorsa) ai socialisti in particolare sono giunti 5'219 voti dal Plr (5'385 voti nel 2003,) mentre dal Ppd 3'890 (erano stati 3'926 quattro anni fa); dalla Lega sono giunti al Ps 6'966 voti (contro i 3'223 del 2003). È dunque solo la Lega, peraltro in fortissima crescita, che fa registrare la donazione maggiore, facendo supporre che qualche elettore Ps si sia lasciato attrarre nuovamente dal Nano.
Ma è sul dare più che sull'avere che occorre concentrarsi. Ecco dunque che dal Ps sono andati al Plr 9'699 voti (contro i 3'956 del 2003); al Ppd 4'178 (contro i 2'370 di quattro anni fa; effetto Alex?) e alla Lega 4'907 (contro i 4'406 del 2003). Generosissimi.
Il saldo passivo di circa 3 mila voti va ascritto dunque sostanzialmente al sostegno dato al Plr e in particolare a Laura Sadis. Tuttavia la novità della scheda senza intestazione favorisce il Ps che riceve circa 30mila voti su un totale di 133mila, con una percentuale superiore a quella ottenuta dal partito (il Ppd per esempio ottiene solo 24'800 voti). Altro aspetto interessante del panachage è quello delle graduatorie interne ai partiti. Nel Ps il secondo posto dietro la consigliera di Stato Pesenti va a Manuele Bertoli che distanzia di oltre 1'600 voti Franco Lurà, giunto complessivamente secondo grazie a voti esterni, per 195 voti. Anche in casa Plr c'è qualche sorpresa: Masoni e Sadis sono quasi appaiate con un leggerissimo vantaggio per Sadis di 417 voti, laddove complessivamente Sadis ha invece superato Masoni per quasi diecimila voti. Anche per il Gran Consiglio infine il saldo fra dare e avere è negativo ovvero i socialisti si dimostrano assai generosi. Voti attribuiti circa 112mila, voti ricevuti circa 82'000. La perdita di 30mila voti (che qui vanno divisi per 180 onde trasformarli in schede) si traduce in circa 170 schede in meno. Da considerare infine che nel voto a sistema proporzionale caratteristico del nostro Cantone si è sovrapposto quest'anno un voto più ispirato al maggioritario con la sfida interna al Plr, sfida che è riuscita ad imporsi negli altri partiti e in genere nella popolazione quale confronto destra/sinistra.

Pubblicato il 

06.04.07

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