Sfido la supposta censura, sfido tutti ma lo dico: Silvio Berlusconi ha sbagliato. Tutto nasce dal non saper guardare e soprattutto ricordare gli ottimi esempi del passato. Perché star lì a cercare di tenere in piedi una traballante democratura, un regime light, che poggia su granitici sostenitori ma puntualmente scossa da detrattori che comunque non si decidono a star completamente zitti? Perché? Silvio, neppure ti puoi completamente fidare dei tuoi più fidi come Fede che sembrava il solido Atlante che ti regge contro ogni bufera mediatico-giudiziaria ma che intanto ti metteva le mani in tasca. Gente che sembrava venerarti ad un tratto ti volta le spalle ma non il deretano (tanta è la sfiducia umana!). La fiducia, almeno in Parlamento, si può comprare però il denaro non risolve tutto. Ci vuole il potere, meglio se assoluto. Dunque ti esortiamo all'affondo finale (ti garba come immagine?): passa definitivamente dalla Repubblica all'Impero! Se c'è l'ha fatta Ottaviano Augusto che aveva molti meno mezzi perché non dovresti farcela tu?
Silvio Cesare Augusto non dovrebbe star lì come un fesso a tenere assieme un Governo con la colla e lo spago sognando di diventare un giorno presidente della Repubblica, carica che ha pochi poteri in più rispetto a un re del carnevale (diciamocelo). Da imperatore il Parlamento lo puoi anche chiudere, per sempre, non solo per due settimane. Via, tutti a casa. Le più belle a Milano 2, le altre in esilio. Dove sono i partiti? Erano troppi? Eccovi accontentati: lo dice la parola, sono partiti e non tornano.
Si risolve anche il problema di una stampa che appena le lasci il guinzaglio un po' troppo lungo si dà alla calunnia. Con l'impero: reintroduzione della lira in quanto strumento musicale e di un cantore ufficiale delle gesta del Pontefice Massimo (è l'imperatore, non il papa). E diamo a Cesare quel che è di Cesare, il resto agli dei dell'Olimpo che stanno in un luogo mitologico e non hanno giornaletti su cui scrivere, seppur timidi, moniti moralizzatori che irritano il Sire col cercare di non fargli neppure godere quel che ha pagato.
Neppure la Magistratura avrebbe più senso perché nessun tribunale umano può giudicare un dio imperatore le cui azioni diventano leggi. Già che siamo in questo clima revival, direi che si potrebbe reintrodurre pure la schiavitù. Vogliamo veder sorridere anche Marchionne, un costo del lavoro così basso non ce l'avrebbero neanche in Cina. Così come ai bei tempi antichi i lavoratori potrebbero sgobbare per il semplice gusto di affrancarsi. È meglio lavorare per un alto ideale come la libertà piuttosto che per vil denaro, no?
E tornerà a scorrere il sangue al Colosseo che francamente il Grande Fratello ha stufato. Sì, leoni che sbranano i comunisti dal vivo, non solo un bla bla da arene televisive.
Silvio, il tempo è arrivato di scandire forte il tuo "alea iacta est". Dopo di che, se ha da esser guerra civile, sia. Sempre meglio della guerra incivile che in queste settimane si combatte a mezzo stampa a colpi di calunnie contro la tua augusta persona.

Pubblicato il 

28.01.11

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