Da quanti secoli le nostre nonne raccoglievano il fiorellino delicato, dalla corolla di un giallo solare con i piccoli puntini rossi e la qualità di "sanguinare" quando lo si schiaccia fra le ditta ? Immerso nell’olio, lo lasciavano macerare al sole finché l’olio aveva assunto quel bel colore purpureo. L’iperico — l’erba di San Giovanni — sta per aprire i suoi fiori e saluta tutti quelli che trovano piacere nel fare escursioni nella natura. Nella medicina popolare, uno degli usi più diffusi dell’olio di S. Giovanni è nelle lesioni della pelle, nelle bruciature, ecc. Le tisane di questa pianta innocua hanno un effetto sedativo, puliscono il muco dallo stomaco, dai polmoni, dai reni e dalla vescia, stimolano la secrezione della bile e del sistema endocrino, e — preso per un tempo prolungato — costituiscono un leggero antidepressivo naturale. Come tante altre erbe di grande pregio medicinale, è un modesto servitore, e un grande guaritore. Da due secoli, Hahnemann e gli omeopati hanno sperimentato l’ Hypericum perforatum e lo hanno integrato tra i rimedi omeopatici. Infatti è uno dei rimedi più indicati in molti traumatismi, spesso usato nelle lesioni, quando sono coinvolti dei nervi, siano essi dei piccoli nervi periferici, oppure del sistema nervoso centrale, per esempio in caso di lesioni della colonna vertebrale. Gli omeopati e tanti pazienti glidevono un gran grazie. Ai nostri giorni, esattamente nel novembre dell’anno scorso, la Iks svizzera ha introdotto l'obbligo della presentazione della ricetta per l'acquisto di prodotti a base di iperico - una misura normalmente usata per proteggere la popolazione da sostanze tossiche! Non così per l’iperico: nell’apposita notifica ci viene spiegato che nei trapianti di organi viene impiegato un immunosoppressivo (il Ciclosporin) per minimizzare il rischio di rigetto. L’iperico con la sua capacità di rigenerare il sistema immunitario dell’organismo, può aumentare il rischio di rigetto! Non sarebbe bastato istruire quel raro paziente che riceve Ciclosporin di non usare contemporaneamente Hypericum, per evitare qualsiasi inconveniente? Perché complicare alla popolazione l'accesso ad un rimedio naturale, perfettamente innocuo, usato fin dagli albori dell'umanità? Dobbiamo sospettare altri interessi in gioco, dietro questa misura? Fra poco, come tutti gli anni,il nostro amico dai delicati fiori gialli allieterà i bordi dei sentieri e — ricetta o meno — per alcune settimane ci sorriderà, sempre pronto a dispensarci il suo aiuto, per poi formare le capsule con i semi, e seguire l’eterno ciclo della Natura.

Pubblicato il 

15.06.01

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