È il lavoro che crea il capitale

Bisogna impedire che le valli alpine si spopolino! Sosteniamo i contadini di montagna! Oggi non si fa più alcuna differenza tra contadini e imprenditori agricoli, ma nella Russia zarista la distinzione era chiara. Le anime – così venivano chiamati i contadini – erano proprietà del padrone della terra, potevano essere vendute e comprate. L’unico documento ufficiale in cui si trovavano registrate era il censimento che si teneva ogni dieci anni, in base al quale il proprietario doveva pagare una tassa allo Stato, un tanto per ogni testa. Di conseguenza quelli che morivano nell’intervallo fra un censimento e l’altro risultavano vivi e il padrone doveva continuare a pagare il testatico fino al censimento successivo. Un imprenditore lungimirante, un certo Čičikov, ebbe un’idea geniale: presentarsi ai proprietari terrieri e chiedere loro di vendergli a poco prezzo le “anime morte” liberandoli così dal pagamento del testatico, e con quel capitale fittizio ottenere prestiti bancari o prendere in appalto terre demaniali. La proposta era indecente, suscitava lo stupore dei proprietari. «No, non è che voglia proprio dei contadini» precisa Čičikov, «voglio avere i morti…». «Come? Mi scusi… sono un po’ duro d’orecchio, mi è parso di sentire una parola alquanto strana» replica il proprietario Manilov. «Intendo acquistare – gli spiega l’imprenditore – i morti che però sulla lista del censimento figurino come vivi. E così, se non ci sono ostacoli, con l’aiuto di Dio si potrebbe passare a stipulare un contratto di compravendita». «Come, un contratto di compravendita di anime morte?». «Ah, no!» risponde Čičikov. «Scriveremo che sono vive, così come effettivamente risulta dalla lista del censimento. Sono abituato a non scostarmi in nulla dalle leggi civili, benché per questo abbia sofferto nella mia carriera, ma deve scusarmi: il dovere è cosa sacra, la legge… io ammutolisco dinanzi alla legge». Il 20 novembre scorso i magistrati di Catania hanno incriminato i Medici senza frontiere della nave Aquarius per aver smaltito come rifiuti normali le garze, le bende, i resti di cibo e i vestiti dismessi dei migranti salvati in mare: dovevano essere considerati rifiuti speciali. “Nessuno è al di sopra delle leggi!” ha proclamato il ministro degli interni quando il 3 ottobre è stato sospeso dalla carica di sindaco per irregolarità amministrative Mimmo Lucano, che aveva fatto rinascere un paese ormai disabitato aprendo le porte agli stranieri. Il 28 settembre 2017 Lisa Bosia è stata condannata in pretura penale a Bellinzona per aver aiutato alcuni migranti a passare il confine e depositare la richiesta di asilo a Chiasso. Tutte le peggiori infamie della storia sono state compiute legalmente. Crociate, torture, commercio degli schiavi, conquiste coloniali, le due guerre mondiali, l’apartheid, oggi l’occupazione di terre palestinesi da parte dei coloni israeliani, la chiusura delle frontiere ai poveri che chiedono aiuto. Anche la crocifissione di Cristo si fece per decreto del Sinedrio, come nella lauda “Donna de paradiso” di Jacopone da Todi: omo che se fa rege, secondo nostra lege, contradice al senato. Incredibilmente tutta questa barbarie viene chiamata Civiltà giudaico-cristiana. Una religione sovversiva come il cristianesimo è stata piegata a diventare puntello dello stato di cose esistente. Come è potuta verificarsi questa torsione della storia? Probabilmente perché è stata teorizzata la fine della storia. Anche i lavoratori sono stati indotti a dimenticare il proprio passato e si sono lasciati convincere che sia il capitale a generare il lavoro. Invece è il lavoro che produce il capitale, sono i lavoratori che creano l’imprenditore.

Pubblicato il

05.12.2018 20:47
Giuseppe Dunghi
Editore

Sindacato Unia

Direzione

Claudio Carrer

Redazione

Francesco Bonsaver

Raffaella Brignoni

Federico Franchini

Mattia Lento

Indirizzo
Redazione area
Via Canonica 3
CP 1344
CH-6901 Lugano
Contatto
info@areaonline.ch

Inserzioni pubblicitarie

Tariffe pubblicitarie

T. +4191 912 33 88
info@areaonline.ch

Abbonamenti

T. +4191 912 33 80
Formulario online

INFO

Impressum

Privacy Policy

Cookies Policy

 

 

© Copyright 2023