La socialdemocrazia europea è già stata molte volte data per morta. In alcuni paesi ha effettivamente toccato il fondo, distrutta dalla propria politica neoliberale. In Francia il “Parti socialiste”, in passato a più riprese pur sempre fiero partito di governo, racimola oggi solo il 6 per cento dei voti. Anche nelle recenti elezioni europee i socialisti sono stati puniti in alcuni paesi, come per esempio in Italia per le politiche di Matteo Renzi contro i lavoratori. Ma contemporaneamente, in Spagna e Portogallo una politica di forte offensiva sociale portata avanti con altre forze progressiste ha prodotto un’impennata dei consensi. Si può dunque imparare a fare politica!
Chi nella sinistra gioiva per il declino dei socialdemocratici non ha certo potuto sorridere in queste elezioni per il Parlamento europeo, perché in quasi nessun paese le forze più a sinistra sono riuscite ad occupare il terreno lasciato libero dai socialdemocratici. Anche il movimento francese di Jean-Luc Mélenchon, che ambiva a ereditare il Ps da sinistra, ha ottenuto un brutto risultato rispetto alle ultime elezioni politiche.


Il vuoto è per contro stato riempito in alcuni paesi dai Verdi, che qua e là sono quasi riusciti a raddoppiare i loro seggi. I Verdi non si limitano a cavalcare l’onda ecologista. «Per me è fondamentale che l’Ue diventi finalmente più sociale», afferma per esempio la tedesca Terry Reintke, tra l’altro eletta alla vicepresidenza del gruppo parlamentare dei Verdi e negli ultimi anni fortemente impegnata per un inasprimento delle direttive europee sui lavoratori distaccati.


I sindacati in passato avevano di regola rapporti privilegiati con un solo partito di sinistra, socialdemocratico o comunista. E molto spesso sono stati usati come “cinghia di trasmissione” dei partiti, ma fortunatamente oggi quasi tutti hanno spezzato questo rapporto simbiotico. Anche la Confederazione europea dei sindacati. Ora si porta avanti una politica autonoma cercando unità d’azione con tutti quei partiti che praticano una politica conseguente negli interessi dei lavoratori. Se questo lo fanno i socialdemocratici, i Verdi o i gruppi alla loro sinistra, tanto meglio!

Pubblicato il 

26.06.19

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