Cassa Pensione: perché pago di più?

Ho 25 anni e lavoro in un ristorante come addetto al servizio. Dall'inizio dell'anno mi vengono dedotti contributi alla Cassa pensione molto più elevati di prima. La mia capa mi dice che questo aumento dipende dall'età: a partire dai 25 anni i prelievi per la Cassa pensione aumenterebbero drasticamente. È vero?

Sì. La Cassa pensione è un'assicurazione che copre diversi rischi. Fornisce prestazioni in caso di morte, di invalidità o per la vecchiaia. L'obbligo di contribuzione per i lavoratori dipendenti inizia nell'anno in cui compiono i 18 anni. Nei primi anni di lavoro vengono però prelevati dei contributi soltanto per i rischi di morte e di invalidità. Con questi contributi vengono finanziate le prestazioni ai superstiti (coniuge e figli) in caso di morte della persona assicurata. Così come le prestazioni in caso di invalidità.
La parte nettamente più importante delle prestazioni concerne però le prestazioni di vecchiaia. Per esse vengono dedotti dal salario dei contributi di Cassa pensione a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello del compimento dei 24 anni. Siccome lei ha compiuto 24 anni lo scorso anno, dal 1° gennaio 2011 deve versare anche dei contributi per finanziare le prestazioni di vecchiaia. A quanto ammontino i contributi sta scritto nel Regolamento della sua Cassa pensione.  Secondo il Contratto collettivo di lavoro del settore della ristorazione, applicabile al suo caso, il contributo a partire dai 25 anni di età ammonta ad almeno il 14 per cento del salario coordinato. Il datore di lavoro deve assumersene almeno la metà. Attenzione: attraverso la Cassa pensione non viene assicurato l'intero suo stipendio, ma soltanto il cosiddetto salario coordinato. Per calcolarlo deve semplicemente togliere 24 mila 360 franchi dal suo salario lordo (compresa la tredicesima).

Contratto a termine: e dopo?

Lavoro da un anno e mezzo per la stessa ditta. Nel mio contratto di lavoro c'è scritto che il mio rapporto di lavoro scade il 30 novembre 2011. Finora il mio capo non mi ha ancora detto se il mio rapporto di lavoro verrà prolungato oppure no. Cosa devo fare?

Parli subito con il suo capo. Gli ricordi che il suo contratto di lavoro scade fra poche settimane. Secondo l'art. 334 del Codice delle obbligazioni (Co) un rapporto di lavoro di durata determinata cessa automaticamente senza disdetta quando è raggiunta la data concordata. Se il suo rapporto di lavoro non viene proseguito a tempo indeterminato o almeno prolungato fino ad un nuovo termine lei deve cominciare subito a cercare un nuovo impiego. Se lei non lo fa rischia di subire degli svantaggi finanziari nelle prestazioni dell'Assicurazione disoccupazione per aver determinato la sua disoccupazione.
Si deve prestare attenzione anche al cpv. 2 dell'art. 334 Co: se un contratto di lavoro a tempo determinato continua tacitamente dopo la scadenza della durata pattuita, è considerato automaticamente di durata indeterminata. E termina soltanto con una regolare disdetta. Se il suo capo le dovesse rispondere in maniera evasiva circa il suo futuro professionale o rimandarla a un ulteriore momento, le consiglio all'inizio di dicembre di continuare a lavorare normalmente. Se il suo capo accetta questo, il suo contratto di lavoro a tempo determinato si sarà trasformato per legge in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Pubblicato il 

11.11.11

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